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La storia

  • nonno-raschiLo Stabilimento nasce nei primi anni del dopoguerra, quando Riccione inizia timidamente a ripopolarsi. Tende, Ombrelloni dipingono le spiagge, persone abbronzate e lucide giacciono immobili sotto il sole cuocente, nel mare azzurro “i mosconi” ravvivano uno scenario di colori e pace con i loro movimenti “via-vai”.
    Umberto Raschi, nasce come contadino e con i suoi tre fratelli (Sante, Cesare, Fafen) lavorano per portarsi a casa da mangiare e costruire la propria casa.

    Umberto amava molto il mare e tutte le volte che potevano si recavano a pescare, le chiamavano “le cadute di cannelli, vongole cozze etc.”. Umberto in estate si recava al mare anche per aiutare qualche bagnino e in questo frangente “l’azienda di soggiorno di Riccione gli hanno chiesto se voleva svolgere il servizio di salvataggio”.
    Il figlio Mario, sin dal principio lo seguiva in tutto per tutto quello che faceva.
    Gli portava da mangiare, raccoglieva le “cicche” di sigarette sulla spiaggia per poi preparare dei sacchetti di tabacco che rivendeva agli anziani del paese. Vicino alle spiagge c’erano dei giardinetti con dei campi da Tennis. Qui, Mario si recava a raccogliere le palline da tennis al “Duce”, facendo attenzione come riconsegnarle. Dovevano essere solo lasciate rimbalzare davanti alle sue mani.

    Siamo circa verso gli anni 50, a mio nonno Umberto tutti gli volevano un gran bene e tutti si aiutavano. Umberto aveva anche la passione del gioco delle “Bocce”, con cui passava del tempo con amici che lo aiutarono poi a comprare un pezzo di spiaggia. Qui iniziò lo stabilimento balneare, i primi clienti furono delle colonie, che raggiunsero presto un numero cospicuo di circa 150 bambini.  S’iniziarono a montare tende alla “zingarella” (due pali con un telo a vela fermato sulla sabbia) e poi i primi ombrelloni.

    Finalmente l’attività del bagnino cominciò a funzionare e dare i suoi frutti, con l’aiuto del figlio Mario s’instaura una vera impresa che a oggi si è tramandata da padre in figlio, dove, io Massimo Raschi, ancora con il supporto del padre “Mario”, cerco di rendere gradevole il soggiorno dei nostri turisti nella nostra famosa località balneare di Riccione.

    Oggi siamo ancora presenti con un progetto importante d’innovazione per fare proseguire il sogno dei nostri clienti a Riccione.

    Aneddoto di Mario: la spiaggia è il nostro giardino, i clienti, i nostri fiori.

    Firmato: Raschi Massimo

    C'era una volta...

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